FAQ

Non esiste una controindicazione assoluta per nessun periodo dell’anno ma è consigliabile evitare i mesi più caldi specie quando si tratta di interventi chirurgici differibili.

Gli interventi di chirurgia ricostruttiva ed estetica non devono essere eseguiti in pazienti gravide o in allattamento salvo casi in cui non si ravvedano indicazioni di carattere di urgenza.

La chirurgia plastica ha un ambito dedicato interamente al trattamento di patologie pediatriche, come ad esempio quelle malformative, per le quali esiste un timing specifico che tiene conto delle necessità funzionali ed estetiche in relazione al processo di crescita del bambino stesso. In questo ambito rientrano alcune malformazioni della mammella particolarmente gravi che possono essere trattate già in età adolescenziale per via dell’enorme impatto psicologico che hanno sulla giovane donna.

Capitolo a parte è dato dalla chirurgia estetica che può essere presa in considerazione solo dopo la maggiore età preferibilmente quando lo sviluppo fisico dei vari organi può considerarsi del tutto completato (21 anni). Eccezione è data dall’intervento correttivo dei padiglioni auricolari che può essere eseguito già a partire dagli 8 anni di età epoca in cui il padiglione auricolare ha completato il suo sviluppo.

In realtà non esiste un’età oltre cui non sia più possibile sottoporsi ad un intervento di chirurgia estetica. Ciò che può controindicarlo è piuttosto la presenza di patologie associate che potrebbero esporre il paziente ad un rischio operatorio più alto. I risultati ottenuti su tessuti non più giovanissimi possono essere più contenuti ma comunque apprezzabili e soddisfacenti per il paziente.

Prima dell’intervento i pazienti dovranno essere sottoposti ad esami ematochimici, valutazioni cardiologiche ed anestesiologiche pre-operatorie. In casi selezionati i pazienti dovranno sottoporsi ad rx del torace e ad esami strumentali senologici in base all’età (qualsiasi indicazione a riguardo verrà fornita dal chirurgo in fase di programmazione dell’intervento)

Le terapie farmacologiche in atto (in particolare con cortisonici, contraccettivi, antiipertensivi, cardioattivi, anticoagulanti, ipoglicemizzanti, antibiotici, tranquillanti) vanno segnalate al chirurgo. Un mese prima dell’intervento al fine di ridurre i rischi di trombo embolia è opportuno sospendere la eventuale terapia ormonale estro progestinica (pillola anticoncezionale). Per quanto riguarda la assunzione di sostanze come acido acetilsalicilico (aspirina), eparina a basso peso molecolare (clexane) o anticoagulanti orali (coumadin) la sospensione o meno andrà adeguatamente discussa con il medico di medicina generale e con il chirurgo a seconda dei casi.

Come per tutti gli interventi non esiste alcuna controindicazione al trattamento di pazienti allergici. E’ importante che il paziente comunichi qualsiasi genere di allergia (lattice, farmaci anestetici, antibiotici, alimenti o inalanti) in modo tale da mettere in atto le adeguate precauzioni.

Il giorno precedente l’intervento deve essere effettuato un accurato bagno di pulizia, asportato lo smalto dalle unghie di mani e piedi provvedendo se necessario alla tricotomia (ovvero la depilazione) la cui sede dipenderà dal tipo di intervento chirurgico

Prima dell’intervento deve essere osservato digiuno di almeno 8 ore da cibi solidi e bevande.

Il giorno dell’intervento è consigliabile indossare biancheria in cotone ed indumenti comodi, completamente apribili sul davanti nel caso di interventi di mastoplastica.

A seconda della tipologia di intervento, sarà utile procurarsi un reggiseno elastico senza coppe o ferretti nel caso di mastoplastiche, corpetti contenitivi nel caso di ginecomastie, pancera a strappo nel caso di interventi a carico della parete addominale, guaine di contenzione nel caso di lipoaspirazione. La scelta di questi presidi verrà concordata con il chirurgo negli incontri preoperatori

La scelta dell’anestesia che può essere locale, locoregionale associata a sedazione o generale, dipende dalla tipologia dell’intervento da effettuare e dalla valutazione di fattori dipendenti dal paziente e dalle abitudini del chirurgo

Dopo gli interventi di chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica è raccomandato un periodo variabile di riposo e cure cosi come la somministrazione di terapia antibiotica e, in alcuni casi, di profilassi tromboembolica

E’ opportuno evitare il fumo di sigarette e la guida di veicoli all’incirca per una settimana

La rimozione dei punti avviene in tempi diversi a seconda del distretto anatomico interessato e della reattività individuale

Dopo la rimozione dei punti si può fare una doccia completa.

E’ utile, a seconda delle indicazioni del chirurgo, evitare per un periodo variabile ogni tipo di attività sportiva e l’esposizione diretta al sole o ad eccessive fonti di calore (ad esempio, sauna, lettino abbronzante, ecc.)

Non esiste nessuna tecnica in grado di cancellare una cicatrice. Gli esiti cicatriziali sono variabili e per lo più dipendenti da fattori correlati alla predisposizione del paziente. Solo in casi selezionati si può considerare una revisione chirurgica delle cicatrici non con il fine di eliminarle ma solo di migliorarne l’aspetto estetico.

Nessun intervento di rimodellamento corporeo può restituire alla pelle il tono e l’elasticità perdute ne può interrompere il normale processo di invecchiamento che inevitabilmente continuerà a dar segno di sé sebbene in maniera più lenta e attenuata.

Nessuna scelta chirurgica così come nessun inquadramento diagnostico può essere fatto attraverso informazioni acquisite tramite il web. Il rapporto medico-paziente è alla base di qualsiasi percorso chirurgico si voglia intraprendere. Ogni caso clinico ha delle peculiarità che possono essere colte e discusse solo attraverso la visita specialistica. Anche le informazioni presenti in questo sito così come il materiale fotografico sono esplicative delle varie possibilità chirurgiche che vanno rigorosamente adattate e adeguate allo specifico caso clinico.