Correzione di ginecomastia

La ginecomastia è una condizione clinica caratterizzata da un eccessivo sviluppo della ghiandola mammaria nel sesso maschile.

Può essere dovuta ad un eccessivo sviluppo di tessuto ghiandolare (ginecomastia vera), di tessuto adiposo (pseudoginecomastia o ginecomastia falsa) o di entrambi (ginecomastia mista).

Nei casi più eclatanti, la regione mammaria assume una fisionomia del tutto femminile, causando grave disagio nel paziente. La condizione può essere presente in modo simmetrico o asimmetrico, spesso bilateralmente, ma a volte anche monolateralmente. La ginecomastia è generalmente non correlata a situazioni patologiche ma talvolta può essere secondaria a squilibri ormonali, all’assunzione di alcuni farmaci, a patologie sistemiche o neoplastiche ed è per questo che è sempre indispensabile un corretto inquadramento diagnostico preoperatorio. 

La pseudoginecomastia, dovuta ad un eccesso di tessuto adiposo, può essere corretta con un intervento di lipoaspirazione. La ginecomastia vera richiede l’esecuzione di una incisione cutanea per asportare il tessuto ghiandolare retroareolare (adenomectomia).

Nei casi di ginecomastia mista si utilizza una tecnica chirurgica combinata. La durata dell’intervento varia da 1 ora (nei casi di liposuzione o adenomectomia monolaterale) fino a 2-3 ore nei casi più complessi. Può essere eseguito in anestesia locale con sedazione o, più di frequente, in anestesia generale.

L’intervento correttivo di ginecomastia non è particolarmente doloroso, il disagio principale è legato alla medicazione compressiva sul torace cui si associa l’utilizzo di un corpetto contenitivo per almeno un mese. La ripresa dell’attività lavorativa è consigliata dopo circa 1 settimana. I punti di sutura vengono rimossi dopo 12-15 giorni. Per un mese è consigliato evitare attività sportiva ed esposizione ad eccessive fonti di calore.

 

Pre intervento (sopra) / Post intervento (sotto)

 

Pre intervento (sopra) / Post intervento (sotto)